Mondi Paralleli

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LA SARDEGNA CONTRO L'INPS

25 febbraio 2011

Mercoledì sera ho partecipato ad una trasmissione in onda su Sardegna 1, che si chiama ARASOLE' e l'argomento rovente trattato era quello dei "falsi invalidi".

In studio conduceva la giornalista Carmine Conte, che ha dato spazio a tutti quelli che volevano portare un contributo per chiarire i concetti che spiegano con chiarezza ai cittadini (quelli che HANNO VOGLIA di ascoltare) perchè noi sardi siamo ingiustamente balzati alla ribalta delle cronache, ma in maniera negativa.

Dopo i dati diffusi dall'INPS e pubblicati sul noto quotidiano "Corriere della Sera", la nostra bellissima Regione è diventata, in Italia, la prima in classifica per avere falsi invalidi, infatti qualcuno ha dichiarato che Sassari è in Italia la Provincia alla quale sono state revocate pensioni di invalidità in proporzione al 76%, e la Sardegna perciò ha ottenuto un 53% di revoche su tutto il territorio Regionale.

BOOOMMMMMM!!!! E' scoppiata la bomba!!

Ecco che all'improvviso siamo diventati: sporchi, brutti e cattivi.

In studio c'erano i rappresentanti delle tre maggiori organizzazioni sindacali, associazioni di disabili, il presidente del Comitato Regionale INPS, sindacato dei disabili, rappresentanti dei patronati ed il pubblico.

Tutti, esattamente tutti, hanno respinto al mittente l'etichetta di imbroglioni, ma non "tanto per dire", tutto è stato spiegato ed argomentato.

L'INPS nazionale ha preso un pentolone ed ha messo dentro i falsi invalidi: tutte le persone che non avendo ricevuto una regolare convocazione (per regolare convocazione a casa mia si intende una raccomandata con ricevuta di ritorno) perchè smarrita od altro, non si sono presentati a visita. Da quel momento quelle persone sono diventate FALSI INVALIDI.

Poi mettiamo gli invalidi che avevano il 74% di percentuale indispensabile per avere il riconoscimento economico, ed a visita di revisione hanno visto il punteggio abbassato anche di un solo punto ed ecco che, la persona privata del sostegno economico non solo rimane disabile ma viene pure bollata di falsità.

L'ente erogatore ha ben pensato, come ciliegina sulla torta, di togliere ad una categoria già mazziata dalla vita, l'invalidità civile o accompagnamento o quant'altro, ancora prima di effettuare la visita di accertamento.

La trasmissione è stata arricchita da testimonianze toccanti, persone VERAMENTE invalide, sottoposte ad umilianti visite di controllo, persone con patologie gravissime oncologiche costrette ancora a dover dare giustificazioni ad un Ente che vergognosamente le chiama per consegnare documenti che non potrebbero neanche chiedere, poichè già inviati alle ASL nei tempi previsti.

La vita è così: se sei debole e non riesci a gestire queste situazioni rischi anche di non vedere i soldi dell'invalidità; se un pò mastichi la situazione ti rendi conto che sulla pelle dei più debolidevono fare cassa.

Se poi queste cose capitano a persone estremamente fragili, succede anche che, dopo averti tolto ingiustamente la pensione, perchè in sede di visita sei riuscito a fare due cosette in croce di movimenti, ci scappa pure il suicidio dell' invalido.

Noi sardi non vogliamo assolutamente che a un nostro concittadino succeda più una cosa così tragica! Che ognuno in questa società si prenda le sue responsabilità e lavori con coscienza!

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